L’estate sta finendo, cantavano i Righeira, ma per una stagione che finisce ne comincia un’altra: quella dell’Olimpia Milano 2025/26.
I cambiamenti sono stati tanti e non sono mancate le scelte controverse. Impossibile non partire dalla permanenza di Ettore Messina con una Last Dance sicuramente meritata per la carriera, un po’ meno per gli ultimi anni biancorossi.
Ha fatto molto discutere infatti la permanenza del POBO (che ha ancora un anno di contratto) ma è stato fatto con un criterio preciso: l’erede è già in casa e si chiama Peppe Poeta.
Scelta coraggiosa, forse non la prima opzione (Luca Banchi?), ma che da un senso all’anno di apprendistato vista la poca esperienza del coach from Battipaglia. L’annata di Brescia è stata esaltante ma allenare due competizioni, e certe personalità, non è una cosa che si impara dall’oggi al domani anche se il backgroud da giocatore aiuta molto. Sarà interessante osservare le responsabilità che avrà in questo anno di “consegne”.
Per questa Last Dance messiniana l’obiettivo primario è stato subito quello di inserire carisma e personalità vincente, traduciamo il tutto nel nome di Marko Guduric. Vincente assoluto, pupillo di un certo avvocato e personalità carismatica, l’innesto ideale per una squadra che deve tornare ad alti livelli. Dimenticando i trascorsi da nemico direi che quando la palla scotta c’è da chi andare.
Si prosegue con Lorenzo Brown, l’handler che mancava e che permetterà a Nico Mannion di agire da “guastatore” dalla panchina. Qualità tecniche indiscutibili, si sono lette tante perplessità sul lato fisico ma dati alla mano ha sempre giocato (e anche bene). Una gestione tuttavia non è da escludere e l’innesto di Quinn Ellis potrà aiutare parecchio in tal senso ampliando le rotazioni LBA forte del suo status da italiano. Attenzione che con le sue qualità difensive Ellis potrebbe diventare presto un pupillo del Pobo…
Personalmente molto felice della permanenza di Armoni Brooks, spero nella sua breakout season, mentre nel reparto lunghi l’addio sanguinoso di Mirotic viene controbilanciato dagli innesti di Vlatko Cancar, Devin Booker e Bryant Dunston.
Lo sloveno è una incognita, ha tutto tecnicamente per essere un crack in Europa, tuttavia è da verificare la ripresa fisica dopo due infortuni pesantissimi. La mano è delicata e può essere una valida spalla per Zach LeDay.
Sottocanestro serviva un backup importante dietro Nebo vista la stagione travagliata. Difficile un innesto migliore di Devin Booker che dalla panchina è un lusso che pochi si possono permettere e ci permetterà di non rivivere l’incubo dello scorso anno in assenza di Josh.
Due parole su Bryant Dunston. Alla sua firma ero sorpreso e non in positivo, più che altro perché non capivo bene il senso. Poi ci ho pensato e mi sono reso contro che i “contro” praticamente non esistono. Carisma di alto livello, durezza negli allenamenti e zero pretese come minutaggi o spazio, insomma perfetto per coprire le spalle a tutto il reparto. Sarà utile.
La buona notizia è che si parte quasi al completo, con i soli Guduric e Ricci in nazionale (Tonut dovrà smaltire un fastidioso infortunio muscolare). L’attesa per le prime amichevoli è tanta e la sensazione è che il gruppo sia competitivo. Quanto competitivo ce lo dirà il campo ma l’obiettivo può essere solo la post season di Euroleague. Non ci sono scuse che tengano.
MA TOTÈ?
Il mistero della pre season riguarda l’arrivo del centro ex Napoli. La cosa è data per certa ma gli annunci ancora latitano. Il perchè lo chiediamo ad Alessandro Maggi:
Leonardo Totè sarà il tesseramento numero 17 di Olimpia Milano per questa stagione. Sono passate settimane, ma da entrambe le parti non sono mai emersi dubbi. Il giocatore, reduce dalla una delle stagioni più importanti della sua carriera a Napoli, è alle prese con un problema fisica che non gli ha permesso di ottenere a luglio l’idoneità sportiva. La otterrà a metà settembre al massimo. Non ci sono ad oggi casi, nè legami con altre trattative. Il dubbio lecito del tifoso è legato al suo spazio. Che dire? Partirà davanti ad Ousmane Diop, colui che davvero rischia di vedere molto poco il campo quest’anno
CALENDARIO PRESEASON
Ma vediamo la preseason. Ci sono i consueti scrimmage a porte chiuse e saranno in apertura contro Ulm (di Diego Garavaglia), e in chiusura contro Cremona. Nel mezzo il rinomato torneo City of Cagliari contro Gran Canaria e una tra Bayern Monaco e Dinamo Sassari (prevista la diretta streaming su Dinamo TV come ogni anno) mentre la prima occasione di vedere in zona i biancorossi sarà a Vigevano contro la Derthona Basket di coach Mario Fioretti il 10 settembre. Segue una gita a Brescia per far subito fare l’esperienza da ex a Peppe Poeta e si chiude con il prestigioso torneo di Creta che sarà un autentico assaggio di Euroleague: prima la sfida con l’Olympiacos e poi contro una tra Fenerbahce e Stella Rossa.
Il 27 settembre al Forum di Assago sarà in palio la Supercoppa dove la semifinale sarà contro la Virtus Bologna di Carsen Edwards.
BASKET IN TV
Tema caldissimo per questa stagione è l’evoluzione del Basket in tv, andiamo con ordine.
LBA: Sky ha comprato i diritti pay per le stagioni 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028. Cosa vuol dire? Per le prossime tre stagioni, su Sky e in streaming su NOW sarà quindi possibile assistere in diretta a: 60 partite della stagione regolare, 2 per ogni turno e sempre il big match della giornata; 2 partite per giornata dei quarti di finale dei playoff; tutte le semifinali e tutte le finali. Inoltre, su Sky e NOW tutte le partite delle prossime 3 stagioni della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, per la quale Sky ha acquisito anche i diritti per la trasmissione in chiaro.
E le altre? La novità, discussa, è la nascita di LBA TV, piattaforma OTT a pagamento che trasmetterà tutte le partite di Serie A, la Supercoppa e le Final Eight di Coppa Italia. La piattaforma è realizzata in una collaborazione su base quinquennale con Deltatre (attuale realizzatore di LNP pass ma anche di portali famosi come NFL league pass), e sarà disponibile su app anche via smart tv e su piattaforme di altri operatori. I costi sono ancora da definire (voci parlano di 99 euro annuali) ma a tenere banco sono le discussioni sulla qualità del servizio. Scrivo in data 25 agosto e a un mese dal via della stagione non è stato ancora presentato nulla. I tempi sono ristretti e per rassicurare i tifosi, tutt’altro che felici di dover pagare l’ennesima piattaforma, sarebbe utile iniziare a presentare qualcosa.
I commentatori? Mistero, anche se speriamo di risentire il nostro Davide Fumagalli mentre Mario Castelli dovrebbe essere diretto ad Amazon Prime insieme a Alessandro Mamoli e Giulia Cecchinè potrebbe finire alla corte di Sky Sport.
Euroleague: Sky ha acquisito i diritti esclusivi per le stagioni 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028 di due delle principali competizioni europee: la Turkish Airlines EuroLeague e la BKT EuroCup. Saranno sempre trasmesse le squadre italiane e per ogni turno 4 partite di Euroleague con i consueti studi di presentazione. La trasmissione sarà esclusiva quindi non ci sarà più la trasmissione su DAZN (che quindi di fatto abbandona il basket) mentre torna disponibile Euroleague TV, la quale tuttavia non potrà trasmettere live le partite di Olimpia Milano e Virtus Bologna (esclusive Sky)
Quindi ricapitolando:
LBA
Sky: 2 partite a turno + Coppa Italia (anche in chiaro) + Supercoppa + 2 quarti di finali e tutte le semifinali e finali.
LBA TV: tutto
Euroleague
Sky 4 partite a turno (sempre le italiane) + italiane in Eurocup
Euroleague TV: tutto ma italiane mai disponibili Live
ERASMUS OLIMPIA - DUE CHIACCHERE CON DIEGO GARAVAGLIA
Per talenti che arrivano ci sono anche talenti che sbocciano e vanno a fare esperienza all’estero. Uno su tutti Diego Garavaglia, classe 2007 fresco rinforzo di Ulm in Germania. Abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchere con lui sulla sua esperienza milanese e sul suo futuri
Ciao Diego, grazie mille della tua disponibilità!
Partiamo dalle cose recenti: la nazionale. Da casa si ha la sensazione di un gruppo unico e molto unito attraverso le categorie. È davvero cosi?
L’obiettivo è entrare nel prossimo ciclo della nazionale senior?
Il gruppo della nazionale è stato un gruppo super, visto le tante assenze siamo riusciti a creare una chimica che ci ha permesso di colmare le mancanze, aiutandoci giorno dopo giorno e soprattutto, nelle difficoltà della competizione.
Ovviamente il mio sogno come detto già più volte è quello di giocare per la nazionale maggiore, ma soprattutto vincere una competizione in maglia azzurra, questo è il sogno nel mio cassetto prima di qualsiasi altra cosa…
Se penso a te penso automaticamente ad Achille Lonati. Quanto siete uniti? Sarà strano il primo anno da pro separati?
Io e Achi ormai ci conosciamo da quasi dieci anni, tra noi due ormai c’è un rapporto speciale, siamo quasi come fratelli, siamo sempre andati d’accordo e ci siamo sempre trovati bene assieme, sia in maglia olimpia che in nazionale.
Questo primo anno separati sarà un po’ strano e difficile da affrontare, ma sono contento per lui e per l’esperienza fantastica che affronterà, con la speranza di poter giocare e vincere ancora assieme…
Oleggio prima esperienza senior. Quanto è servita e quanto è stato utile avere in gruppo un ultra veterano della categoria come Pilotti (ndr classe 1980)?
L’esperienza con Oleggio è stata una stagione che mi ha permesso di migliorare molto dal punto di vista cestistico ma allo stesso tempo dal punto di vista umano, perché mi ha permesso di conoscere persone che mi hanno e ci hanno insegnato come squadra dei valori dentro e fuori dal campo, partendo dal Pres fino ad arrivare ai nostri 3 senior, specialmente Pilotti.
Per tutti noi è stato come un padre, ci faceva sempre stare a nostro agio, con dei consigli o delle buone parole sempre nel momento giusto; io personalmente con lui ho creato un rapporto speciale, durante il corso della stagione mi ha sempre aiutato o comunque tenuto su di morale, e non lo nego che lo sta facendo tuttora nonostante non giochiamo più assieme, questo per rendervi l’idea di che persona sia Pilo.
Prima impressione su Ulm e le sue strutture? Da fuori sembra un piccolo paradiso
Ulm è una realtà nuova, che mi ha colpito subito, oltre alle strutture spaziali ovviamente, perché hanno sempre avuto a che fare con giovani, crescerli e farli giocare, quindi come prime impressioni ti direi che sono assolutamente positive, con il coach super e i compagni altrettanto, speriamo in bene!!
C’è mai stata la possibilità di rimanere a Milano? Speri di tornarci un giorno?
Questa domanda preferisco non rispondere per questioni interne, però ovviamente per me sarebbe un sogno tornare a giocare a Milano, è quello che ho sempre sperato, rappresentare la squadra e i colori che ho sempre amato in un contesto da professionista
Chiudo con: il tuo più bel ricordo degli anni milanesi?
Difficile da trovarne uno, ce ne sono troppi, dal mio primo scudetto U15 fino a tutto quello che abbiamo vinto nella ultima stagione, ma se te ne devo trovare uno, forse ti direi il mio esordio con la serie A due anni fa, entrare in campo nel palazzetto in cui sei sempre stato a vedere la squadra del cuore è un’emozione incredibile, da pelle d’oca, un ricordo indelebile…
Nel dubbio noi siamo già tutti tifosi di Ulm.
LA PILLOLA DEL DOC
(l’Avv è andato a far due chiacchere con Sekulic in Slovenia, ci facciamo bastare il Doc)
Bentrovate e bentrovati. Dopo una stagione che ha oscillato tra la speranza e la piena insoddisfazione finale, siamo di nuovo qui pronti e carichi per un nuovo inizio. Se l’anno scorso avessimo potuto eseguire un emocromo alla nostra squadra, avremmo sicuramente notato una carenza di consistenza e di huevos nei momenti caldi delle partite. Ed è proprio qui che entrano in gioco le due firme più importanti dell’estate: Lo Brown e Marko Guduric. Chi mi conosce sa quanto io abbia mal tollerato (vabbè, facciamo pure odiato,
le strade non dimenticano) per anni il nativo di Priboj, soprattutto dopo la querelle con nostro padre Kyle Hines ma non credo fosse disponibile sul mercato qualcuno di più caratterialmente adatto e pronto a portare linfa nuova, leadership, carattere e spirito vincente alla formazione meneghina. È da quando abbiamo salutato Il Chacho e anche Gigi Datome che secondo me mancava una figura carismatica di questo calibro. Starà ora al trentenne serbo far ricredere gran parte del tifo milanese e contribuire a riportare questa squadra ai playoff.
P.S. Buona stagione a tutti!
P.P.S. Speriamo che l’ultimo ballo di Ettore Messina allenatore sia un più che gradevole Boogie Woogie e non un lento triste
Dario sei il numero 1
grazie per la esaustiva e completa presentazione della stagione; rimaniamo in attesa delle condizioni di Nebo (l'acquisto flash di Dunston non depone a favore dell'ottimismo); per il resto possiamo sperare in una bella stagione.